Come recita Wikipedia, l'Eorica è una manifestazione
cicloturistica che si svolge dal
1997 in
provincia di Siena che ha la particolarità di rievocare il
ciclismo di un tempo, con percorsi che si svolgono in buona parte su strade bianche con biciclette d'epoca. Si tiene solitamente la prima domenica di ottobre.
Il nostro tour sulle strade de l'Eroica
Un tour spettacolare in Mountain Bike che ripercorre le strade della famosa rievocazione storica delle gare per le strade del chianti divenuta poi una pista cicloturistica permanente. Il nostro tour prevede alcune varianti per evitare tratti di asfalto trafficati e visitare alcune chicche del chianti come Asciano e la stessa Siena. Il chianti non ha bisogno di presentazioni, così come il brunello che andremo a bere, il cibo toscano che mangeremo (tutto preparato con prodotti dell'agriturismo dove pernotteremo), le crete senesi, Siena stessa.
Durata: 2 giorni di puro divertimento, compagnia, panorami che solo il chianti sa regalare, cibo e buon vino.
Dormire e mangiare: avremo l'occasione di assaggiare prodotti tipici della cucina toscana e per la sera è prevista una cena con prodotti dell'agriturismo dove pernotteremo (piscina presente).
Il racconto di Massimo
Ancora una volta sul tracciato dell'Eroica, questa volta per un'anteprima Bike Mood guidata da un attento Roberto, alla ricerca di possibili intoppi. Purtroppo un equipaggio come il nostro non è stato di grande aiuto in questa ricerca :-). Il giro, anche se noto e ben segnato, è comunque sempre piacevole, e percorso a metà ottobre, offre l'indubbio spettacolo dei colori autunnali sulle belle colline toscane, tra vigneti e castelli. Lasciate le auto a Gaiole, fatti gli ultimi acquisti, si parte in direzione del castello di Brolio. Da qui comincia un divertente avvicinamento a Siena. Dopo un gustoso spuntino al Donna Ripalta, siamo finalmente entrati in Siena. Anni di riprese televisive di Piazza del campo in occasione del Palio, non bastano a prepararci alla forte emozione di essere in una delle più belle piazze d'Italia. Non siamo i soli a godere di questo privilegio in un caldo pomeriggio assolato, e infatti numerosi turisti, perlopiù giovani sono sdraiati sul piazzale, a chiacchierare, leggere un libro, prendere il sole, riposarsi. Per fortuna non è le folla incontrate a Firenze, ma un'elite che si disperde nella vastità della piazza e ne amplifica la bellezza con la sua disordinata vivacità. Riprese le bici ci muoviamo verso Radi e raggiungiamo un altro gioiello del percorso, il castello di Murlo, che ci accoglie con una piccola folla intorno alla propria chiesa per la celebrazione delle prime Comunioni. Qualche foto per gli antichi vicoli e poi di nuovo in bici in direzione di Piana, entrando nella zona delle crete per raggiungere l'accogliente agriturismo che ci ospiterà per la notte. Molto apprezzata la cena coi gestori, e la ricca colazione mattutina, prima di ripartire tra le brume che rendono ovattata la campagna.
Da Ponte D'Arbia a Poggio di Bolsinina, Roberto ha individuato un bel taglio che ci consente di minimizzare la nostra permanenza sulla sempre affollata via Cassia e ci troviamo a pedalare tra saliscendi nel territorio delle crete senesi. E' qui che incontriamo una coppia di ragazzi (in bdc lui in mtb lei), che ritroveremo diverse volte lungo il percorso fino a Castelnuovo Berardenga. Ci fermiamo nella bella piazzetta di Asciano per un caffè a metà mattinata, poi si riprende a salire fino a Monte Sante Marie. Il saliscendi continua fino a Castelnuovo Berardenga dove decidiamo di fare una sosta pranzo in compagnia degli atleti della Eco Maratona del Chianti. Ripartiamo sotto un cielo minaccioso, ma per fortuna il tempo tiene e possiamo proseguire in direzione di Vagliagli (da valle degli agli) ammirando le belle colline e i vigneti. Roberto ha in serbo per noi un bel taglio che ci permetterà di chiudere l'anello in giornata, all'altezza dell'azienda Dievole imbocchiamo uno sterrato che ci porterà a Granchiaie sulla strada provinciale di Montevarchi, attraversando una serie di colline di incantevole bellezza. Le ultime foto davanti al cartello di Osteria della Passera e con un utlimo sforzo si ritorna a Gaiole, dove alcuni taglieri di salumi e formaggi ci sosterranno sulla via del ritorno.
Un doveroso ringraziamento a Roberto e ai miei compagni di viaggio: Alessio, Giovanni, Luca e l'immancabile Fabio.
La poesia di Giovanni
″Eroica pedalata su strade pallide e sassose,
col cielo che decide, se molli o polverose.
File di cipressi ad osservar chi passa,
a piedi , in motorino o a ruota grassa.
Se l'uva è sulla vite o dentro a un tino,
sappiate che la patria è del buon vino.
Campi coltrati , arati e ben tenuti,
felice i'contadino e anche i pennuti.
La terra nelle crete l'è ribelle,
la fa come le rughe sulla pelle.
Stagione non v'è miglior l'una dall'altra,
ognuna l'ha i' su pro e la sua contra.
Svegliamo il fanciullin che abbiamo dentro
ed indugiamo un po' a far rientro.
Mi è lieve il pedalar e non mi stanco,
affronto il clivo , il monte , l'aspro calanco.
Sono affiancato da persone degne,
che l'amicizia arde e non la spegne.
Vi sprono all'esperienza che ho già fatto io,
brindate, se potete, a nome mio !
″